ANTITESI
paesaggi urbani in trasformazione
by Matteo Castelli
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About the Book
Tralasciando la veste di fotografo e vestendo i panni di normale cittadino mi capita di osservare, oggi sempre con più frequenza, il cambiamento di uno skyline, la riqualificazione di una piazza, il restauro di vecchi edifici, ed a seguito di ciò rimango deluso da queste riformulazioni urbane, mi accorgo che da queste osservazioni nascono in me sentimenti contrastanti e indefiniti, in quanto non suscitano in me particolari emozioni. Solitamente nel pensare all'idea di un centro urbano, ci verrebbe in mente di associare tale parola ad un qualcosa che racchiude un fulcro di vita, relativo ad
una connessione fra paesaggio ambientale ed uso e costume del popolo che li vive; ad un centro storico come “nicchia” in cui sono presenti: musei, opere d'arte, monumenti e costruzioni da preservare nei quali è possibile scorgere la presenza e la convivenza di più stili, derivati da una cultura che si evolve con il passare del tempo, lasciando sempre una traccia di sé. Purtroppo è doveroso sostenere che in Italia, persiste un modus vivendi legato troppo al passato, al ricordo, e che questo segna dei limiti verso forme di progressione. Perché non cercare di evolversi invece di rimanere legati alla nostra vecchia cultura, che ci ha resi famosi nel mondo, perché continuare ad utilizzare il marmo e non tentare di fare una ricerca verso nuovi materiali? Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni e polemiche, ci si adira per la mancanza di infrastrutture adeguate ma al tempo stesso ci opponiamo a lavori che porterebbero a cambiare il paesaggio e modificare l'assetto ambientale; protestiamo a volte contro nuove strutture senza comprendere che invece potrebbero valorizzare a livello turistico le nostre città non solo sotto l'aspetto economico ma anche culturale.
4"X5" FUJI PRO 160 NS
una connessione fra paesaggio ambientale ed uso e costume del popolo che li vive; ad un centro storico come “nicchia” in cui sono presenti: musei, opere d'arte, monumenti e costruzioni da preservare nei quali è possibile scorgere la presenza e la convivenza di più stili, derivati da una cultura che si evolve con il passare del tempo, lasciando sempre una traccia di sé. Purtroppo è doveroso sostenere che in Italia, persiste un modus vivendi legato troppo al passato, al ricordo, e che questo segna dei limiti verso forme di progressione. Perché non cercare di evolversi invece di rimanere legati alla nostra vecchia cultura, che ci ha resi famosi nel mondo, perché continuare ad utilizzare il marmo e non tentare di fare una ricerca verso nuovi materiali? Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni e polemiche, ci si adira per la mancanza di infrastrutture adeguate ma al tempo stesso ci opponiamo a lavori che porterebbero a cambiare il paesaggio e modificare l'assetto ambientale; protestiamo a volte contro nuove strutture senza comprendere che invece potrebbero valorizzare a livello turistico le nostre città non solo sotto l'aspetto economico ma anche culturale.
4"X5" FUJI PRO 160 NS
Features & Details
- Primary Category: Arts & Photography Books
-
Project Option: Standard Landscape, 10×8 in, 25×20 cm
# of Pages: 90 - Publish Date: Jan 29, 2014
- Language Italian
- Keywords Grande formato, X5, Banco ottico, Fotografia, Architettura, Paesaggio, Italia, Città, regioni, contrasti, stile, epoche, costruzioni, edifici, arte, Fuji, Pellicola, 4
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