In giro per ROMA imbiancata
by Giuseppe Aulitto
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About the Book
La neve come una soffice coperta cade sulla Città Eterna conferendole un candore innaturale. L'arcigna e sprezzante fisionomia dominante che da millenni la contraddistingue, la frenetica e caotica ritmica che ne scandisce quotidianamente il ruolo capitale, sembrano sospendersi e dilatarsi di fronte a questo evento che la natura regala assai di rado.
Nella presente raccolta ho tentato di imprimere sulla pellicola tale paradosso straordinario e magico, questa strana alchimia che è Roma imbiancata, lo stupore del bambino che è in ognuno di noi, la sopita ingenuità che tentiamo di nascondere, la sconvolgente leggerezza interiore che momentaneamente ci permea.
Raggiungere un obiettivo così arduo appare semplice, quasi scontato in un contesto tanto surreale quale quello di Roma innevata. Scompare il traffico, il frastuono, la patina del tempo. La monumentale e statica potenza che si esprime nel sacro delle sue cattedrali, così come nel perpetuarsi della storia attraverso le rovine, si confonde in quest'atmosfera di rarefatta ed ovattata morbidezza.
Il materiale fotografico che presento in questa opera assume un valore ancor più significativo se collocato in quel contesto di quasi irripetibilità, una coreografica, variante storica all’immutabilità della Città Eterna. Uno scherzo del destino che attribuisce a Roma una inconsueta aura di novità e modernità.
Features & Details
- Primary Category: Arts & Photography Books
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Project Option: Large Format Landscape, 13×11 in, 33×28 cm
# of Pages: 64 - Publish Date: Mar 13, 2012
- Keywords photo; foto; neve; roma; neve a roma;
About the Creator
Nato a Pozzuoli nel 1947. Nel periodo dell'adolescenza entra a contatto con la prima macchina fotografica e subito scatta la passione. Ultimate le scuole superiori e gli studi universitari in Scienze Agrarie, si abilita all'insegnamento ed inizia una stimolante esperienza itinerante come professore di scienze naturali, durante la quale sperimenta l’uso degli audiovisivi nell’attività di docenza. Alla fine degli anni '70 decide di lasciare il mondo della scuola per confrontarsi con una nuova realtà, apparentemente distante, se non opposta, alle proprie inclinazioni. Si trasferisce a Roma per avviare la carriera ministeriale, che si conclude, con la qualifica di direttore generale, nel novembre del 2011. “Liberato” dalla distrazione lavorativa, si consegna alla fotografia, eletta a sincera compagna di ogni momento della propria esistenza. La natura ed il mondo rurale nel suo complesso rappresentano, nelle sfaccettature più semplici e coinvolgenti, il centro della sua attenzione.